Come gestisco la mania

Sì, essere maniacali era una bella sensazione, ma aveva un costo.

Come gestisco la mania bipolare

Di Gabe Howard Dall'archivio del medico

Quando mi è stato diagnosticato il disturbo bipolare, sono rimasto scioccato quando il medico mi ha detto che i miei stati d'animo elevati, che sul momento mi facevano sentire benissimo, erano in realtà sintomi della mia malattia.

Mi è stato difficile accettare che le sensazioni di invincibilità, la mancanza di controllo degli impulsi e l'euforia che avevo provato in passato non erano esempi di benessere, ma in realtà di malattia.

I periodi di mania bipolare mi sembravano dei bei ricordi. Rappresentavano momenti in cui mi sentivo forte e non c'era un pensiero suicida da nessuna parte. Erano una fuga dagli orrori della depressione e la gente amava il Gabe felice. Non mi è mai venuto in mente che il motivo per cui li consideravo bei ricordi è che la mania mente. Durante gli episodi maniacali, non pensavo in modo lucido. Non mi rendevo conto che la mania mi toglieva la capacità di leggere una stanza. L'empatia, l'intuizione e la ragione sono sospese durante gli episodi maniacali.

Grazie alla terapia e alle discussioni franche con le persone della mia vita, ho capito che non ricordavo con precisione la mania. Sì, essere maniacale mi faceva sentire bene, ma aveva un costo. Ho fatto del male ad amici e familiari, ho lasciato il lavoro e ho speso migliaia di dollari in modo frivolo. Ho anche messo in atto comportamenti rischiosi che avrebbero potuto danneggiare gli altri o me stesso (o peggio).

Le conseguenze dei miei episodi maniacali sono state come quelle di un uragano. Quasi tutte le cose che rimpiango nella vita sono il risultato della mania, dal modo in cui ho trattato la mia prima moglie alla consapevolezza di essere fuori controllo. La mania non è vivere sul filo del rasoio. È sopravvivere in qualche modo a una caduta dal bordo e poi creare una storia revisionista dell'esperienza in modo da ricordare che è stata divertente.

Quando ho iniziato il mio percorso di recupero, non volevo evitare la mania. Non pensavo affatto che fosse qualcosa da affrontare. Ignoravo i segnali di allarme, se mai li riconoscevo. Erano tempi precari, perché se avessi rifiutato di vedere la mania per quello che era, avrei continuato a mettermi in pericolo.

Una volta compreso quanto fosse pericolosa la mania e accettata come un sintomo del disturbo bipolare e non come una ricompensa, sono stata in grado di lavorare con il mio psichiatra e il mio terapeuta per prevenire la mania, anziché limitarmi a raccogliere i pezzi in seguito.

Tutta la mia esperienza mi ha portato a una verità: la gestione della mania deve essere affrontata esattamente come quella della depressione. Impegnatevi al massimo per evitarla del tutto. E quando notate i sintomi, cercate subito un sostegno (medici, terapeuti, persone care fidate).

La mania è un sintomo pericoloso che deve essere controllato per vivere bene nonostante il disturbo bipolare. Si può fare, ma il primo passo è riconoscere che la mania non è divertente. È imprevedibile e pericolosa.

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