Farmaci comuni influenzano la risposta delle cellule al virus dell'influenza

Farmaci comuni influenzano la risposta delle cellule al virus dell'influenza

Di Tara Haelle

11 novembre 2021 -- Secondo una nuova ricerca, alcuni comuni farmaci per patologie croniche potrebbero influenzare la risposta del virus dell'influenza alle cellule umane.

Nei risultati pubblicati su Viruses, i ricercatori hanno identificato un farmaco per il colesterolo, oltre a? antidepressivi e un antistaminico che modificano il modo in cui le cellule rispondono al virus.

I risultati potrebbero essere importanti perché le persone che hanno maggiori probabilità di incorrere in complicazioni da influenza, come gli anziani, sono anche quelle che più facilmente assumono farmaci per condizioni croniche.

I ricercatori hanno innanzitutto utilizzato simulazioni al computer per vedere come un gruppo di 45 farmaci comuni potesse influenzare le interazioni tra il virus e le cellule umane. Hanno poi esposto cellule umane a livelli non tossici di principi attivi di questi farmaci e hanno monitorato la risposta delle cellule dopo l'infezione con il virus dell'influenza.

Nessuno dei 45 composti ha impedito al virus di uccidere le cellule. Alcuni di essi sembravano potenziare gli effetti del virus, mentre altri sembravano ridurli. Il metabolismo delle cellule e le modalità di utilizzo del DNA dopo l'infezione influenzale sono cambiati con l'aggiunta di alcuni farmaci.

La presenza di alcuni composti ha modificato in modo specifico il modo in cui le cellule utilizzano i geni coinvolti nella risposta virale. Tra questi, i ricercatori hanno individuato una statina, usata per trattare il colesterolo alto, e un altro farmaco usato per trattare l'ipertensione e l'insufficienza cardiaca. Hanno inoltre riscontrato gli effetti di due antidepressivi e di un antistaminico.

Gli autori descrivono il loro studio come un punto di partenza per ulteriori ricerche su come i comuni farmaci per le condizioni croniche possano influenzare la risposta alle infezioni virali. Hanno sottolineato che il lavoro si basa solo su un tipo di cellula umana e su un ceppo di influenza e dimostra solo che il loro metodo può aiutare a perfezionare l'elenco dei farmaci da studiare.

Nel frattempo, le persone che assumono questi farmaci non dovrebbero smettere di farlo e non dovrebbero cambiare il loro dosaggio se prendono l'influenza, a meno che il medico non glielo indichi. Alla fine, però, gli scienziati potrebbero essere in grado di capire se l'interruzione temporanea di un farmaco, o l'aumento temporaneo del dosaggio, possa migliorare la capacità di una persona di combattere l'infezione.

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