Ripulire il sistema
Scritto da Kristi Coale Dagli archivi del medico
10 aprile 2000 (San Francisco) -- Un fatto salta all'occhio nel documento pubblicato nel numero del 19 gennaio del Journal of the American Medical Association: l'ignoranza degli specializzandi e dei medici praticanti riguardo alle linee guida sui contatti con le aziende farmaceutiche. Secondo tre studi citati nel documento, solo una percentuale compresa tra il 23% e il 50% degli specializzandi era a conoscenza di queste politiche, mentre il 62% dei medici ha dichiarato di conoscere almeno una linea guida. È chiaro che una campagna di sensibilizzazione continua deve far parte di qualsiasi nuova politica. Altre riforme proposte includono:
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Le associazioni di medici, le associazioni di formazione continua in medicina e le aziende farmaceutiche dovrebbero sviluppare una serie di standard a livello industriale che regolino i contatti appropriati e il coinvolgimento delle aziende farmaceutiche nella formazione medica.
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I collegi medici devono monitorare e sviluppare politiche per gli studenti di medicina e gli specializzandi che partecipano a conferenze sponsorizzate dalle aziende. Attualmente possono accettare borse di studio dalle aziende per partecipare a tali conferenze.
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Le scuole di medicina dovrebbero sviluppare corsi formali per insegnare agli specializzandi e agli studenti di medicina ad analizzare criticamente le tecniche di marketing dei farmaci e le dichiarazioni sui prodotti.
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I medici dovrebbero rivelare i potenziali conflitti di interesse e farsi guidare nelle loro azioni dalla volontà di rendere pubblici i loro viaggi, i vantaggi e le associazioni finanziarie.
Nel 1997, quando l'FDA ha allentato le regole sulla pubblicità diretta al consumatore in televisione, le aziende farmaceutiche hanno iniziato ad acquistare spazi televisivi in quantità record. Per contrastare la pressione esercitata sui medici dai pazienti che rispondono alle pubblicità, il numero del 6 marzo 2000 di Health Affairs suggerisce le seguenti riforme:
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Le aziende farmaceutiche dovrebbero fornire informazioni sul prodotto comprensibili e prive di gergo, che riservino lo stesso trattamento agli effetti collaterali e ai benefici di un farmaco.
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I singoli medici e le associazioni mediche dovrebbero monitorare gli annunci dei consumatori per verificarne l'accuratezza e l'equilibrio e dovrebbero informare i loro pazienti sullo scopo di tali annunci, ovvero favorire le vendite.
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Il Congresso dovrebbe finanziare studi che esaminino come le pubblicità dirette al consumatore influenzino i costi sanitari e la qualità delle prescrizioni.
Kristi Coale è una giornalista freelance di San Francisco specializzata in questioni scientifiche e mediche. Il suo lavoro è apparso su Salon, Wired e The Nation.