Sembra uscito da un film: un'azienda biotecnologica rilascia zanzare geneticamente modificate in natura. Ma si tratta di un esperimento vero e proprio, un test che è stato fatto in pochi Paesi del mondo e che è in corso negli Stati Uniti.
Gli scienziati sperano che questi insetti possano aiutare a fermare la diffusione di alcuni virus pericolosi nel tempo.
Cos'è una zanzara geneticamente modificata?
Ci sono più di 200 tipi di zanzare selvatiche che ronzano in America e nei territori degli Stati Uniti. Un tipo comune in molte parti del Paese, la Aedes aegypti, può diffondere malattie come dengue, Zika, febbre gialla e chikungunya attraverso la sua puntura.
Le zanzare Aedes aegypti, i cui geni sono stati modificati in laboratorio, hanno lo scopo di controllare quelle selvatiche portatrici di malattie. Si tratta di una possibile alternativa agli insetticidi, che negli Stati Uniti vengono utilizzati così tanto che alcune zanzare sono diventate resistenti ad essi, cioè si sottraggono agli effetti letali. Inoltre, alcuni insetticidi possono essere tossici per insetti benefici come le api.
L'idea è di far fare il lavoro sporco a zanzare geneticamente modificate.
Gli scienziati producono in massa uova di Aedes aegypti maschi in laboratorio. Programmano questi maschi perché siano portatori di un gene che passeranno alla loro prole quando si accoppieranno in natura. Il gene è progettato per uccidere la prole femminile, poiché solo le zanzare femmine pungono e diffondono la malattia. I figli maschi vivono per trasmettere il gene quando si accoppiano.
Gli esperti sperano che questo sforzo limiti nel tempo la diffusione delle malattie trasmesse dalle zanzare alle persone. Non si tratta di fermare un'epidemia, ma piuttosto di prevenirla.
I test sul campo sono stati condotti in Brasile, Panama, Isole Cayman e India, afferma il CDC. Dal 2019 sono state rilasciate oltre un miliardo di zanzare.
L'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente (EPA) ha autorizzato i test in un paio di Stati degli USA e ha dato il via libera alla Oxitec, un'azienda biotecnologica con sede nel Regno Unito che crea zanzare geneticamente modificate.
Dove vengono utilizzate queste zanzare?
Per ora ronzano solo nelle Florida Keys. Lì, le Aedes aegypti selvatiche costituiscono circa il 4% della popolazione di zanzare, ma diffondono quasi tutte le malattie trasmesse dalle zanzare nella zona. I ricercatori prevedono di rilasciare più di 20 milioni di zanzare nelle Keys nel corso di alcuni mesi.
Seguiranno i progressi dei test sul campo con dispositivi che intrappolano le zanzare per apprendere aspetti quali:
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Quanto lontano viaggiano i maschi geneticamente modificati
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Quanto vivono
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Quanto il gene controlla la popolazione femminile
I ricercatori possono distinguere le zanzare prodotte in laboratorio da quelle selvatiche con un trucco high-tech. Hanno dato agli insetti geneticamente modificati un gene che li fa brillare sotto una speciale luce rossa.
Una volta che l'EPA avrà visto i risultati del test, deciderà se Oxitec potrà rilasciare zanzare geneticamente modificate in modo più ampio negli Stati Uniti. Anche le autorità statali e locali devono dare il loro consenso prima che l'azienda possa iniziare un test sul campo in un altro luogo. Per ora, l'EPA ha autorizzato i test anche nelle contee del Texas.
Le zanzare geneticamente modificate comportano rischi per la salute?
L'EPA ha studiato i potenziali problemi legati al rilascio di zanzare geneticamente modificate e non ha riscontrato alcun rischio per le persone, gli animali o l'ambiente, secondo il CDC.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato delle linee guida per la ricerca sulle zanzare geneticamente modificate. Esse includono raccomandazioni per la sicurezza e l'etica, tra cui:
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Standard per prendere decisioni su come e quando effettuare i test con le zanzare
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Metodi per comprendere i potenziali effetti sulla salute pubblica e ambientale
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Strategie di valutazione del rischio
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Regole per la prosecuzione dei progetti da una fase di test alla successiva
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Elementi da considerare per la sicurezza e l'efficacia durante ogni fase di sperimentazione
Sono necessarie ricerche a lungo termine per verificare eventuali effetti imprevisti.
