Dai sintomi al trattamento, fino alla prevenzione, gli esperti del medico vi spiegano le basi del tetano.
Il tetano è una pericolosa malattia nervosa causata dalla tossina di un batterio comune, il Clostridium tetani. Le spore del batterio si trovano nel terreno, più frequentemente nei terreni coltivati, meno frequentemente nei terreni vergini. Le spore possono rimanere infettive per più di 40 anni nel suolo. Esistono anche in ambienti diversi come gli escrementi degli animali, la polvere di casa e il colon umano. Se le spore entrano in una ferita che penetra nella pelle e si estende più in profondità di quanto l'ossigeno possa raggiungere, germinano e producono una tossina che entra nel flusso sanguigno.
Questa tossina, la tetanospasmina, si colloca insieme alla tossina del botulismo tra i più potenti veleni microbici conosciuti. Viene assorbita dal sangue dai nervi più esterni e si sposta verso l'interno della colonna vertebrale. Dopo circa otto giorni (da tre a 21 giorni), inizia a cortocircuitare i segnali nervosi e a bloccare il rilassamento dei muscoli. Ne conseguono contrazioni muscolari prolungate, in particolare il trisma per cui il tetano è soprannominato.
Possono seguire spasmi della mascella o dei muscoli facciali, che si diffondono alle mani, alle braccia, alle gambe e alla schiena, bloccando la capacità di respirare. Gli spasmi sono spesso provocati da rumori o dal tocco. Una volta che il tetano si è diffuso, il tasso di mortalità è di circa il 30%, anche nelle strutture mediche moderne.
Il tetano non è contagioso da persona a persona.
Nei Paesi in via di sviluppo, circa 34.000 neonati sono morti per tetano neonatale nel 2015. Si tratta di una riduzione del 96% dal 1988, soprattutto grazie alle vaccinazioni su larga scala.
Da quando negli Stati Uniti sono state approvate le leggi sulla vaccinazione infantile negli anni '70, in questo Paese vengono segnalati solo circa 50 casi all'anno; circa tre quarti sono persone anziane o che non sono mai state immunizzate.
Cosa causa il tetano?
Le spore batteriche penetrano nell'organismo attraverso morsi di animali o insetti, ferite chirurgiche, siti di iniezione con aghi, ustioni, schegge, ulcere, cordoni ombelicali infetti e il proverbiale chiodo arrugginito. Siate particolarmente sospettosi di qualsiasi ferita causata da un oggetto sporco o polveroso che sia stato all'aperto o a contatto con il terreno.