Nonostante un'altra impennata della COVID, i decessi restano bassi
Di Carolyn Crist
21 giugno 2022 - Nonostante le nuove sottovarianti di Omicron abbiano portato a un nuovo aumento dei casi di coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime settimane, i decessi sono rimasti ai livelli più bassi della pandemia.
Il recente numero di decessi è in contrasto con la tendenza registrata finora durante la pandemia, in cui i decessi tendono ad aumentare poche settimane dopo un'impennata di infezioni. Secondo il New York Times, questo significa che la maggior parte degli americani ha ormai una qualche forma di protezione immunitaria, dovuta a vaccini o a infezioni precedenti.
"Nelle ondate precedenti, c'erano ancora sacche consistenti di persone che non erano state vaccinate o esposte al virus, e quindi avevano lo stesso rischio di morire delle persone all'inizio della pandemia", ha dichiarato al giornale David Dowdy, medico, epidemiologo di malattie infettive presso la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health.
"Quelle sacche non esistono più", ha detto.
A livello regionale, i decessi sono leggermente aumentati nel Nord-Est, dove è iniziata l'ultima ondata. Il numero di morti a livello nazionale probabilmente salirà lentamente nelle prossime settimane, man mano che l'ondata si sposterà verso il Sud e l'Ovest, ha riferito il Times, anche se i tassi di mortalità rimarranno probabilmente più bassi rispetto alle ondate precedenti.
Alcune popolazioni continuano a morire a tassi più elevati. Secondo gli ultimi dati del CDC, gli adulti di età superiore ai 65 anni rappresentano ora una quota maggiore di decessi per COVID-19 rispetto all'anno precedente. Le persone non vaccinate continuano a morire a tassi molto più alti rispetto a quelle vaccinate, nonostante abbiano ottenuto una certa protezione da infezioni precedenti. Anche le persone con un sistema immunitario compromesso continuano a correre rischi maggiori.
Con un'impennata delle infezioni, che nell'ultimo mese sono rimaste costantemente al di sopra dei 100.000 casi giornalieri, e con ricoveri ospedalieri che hanno superato i 30.000, i decessi si sono aggirati tra i 300 e i 350 al giorno, secondo il data tracker del Times. Il tasso di mortalità è ora un decimo di quello registrato nel gennaio 2021, quando i decessi hanno raggiunto il punto più alto della pandemia, e rimane ai livelli più bassi visti dall'estate del 2021.
Ma 300 morti al giorno significa che il coronavirus sta uccidendo più del doppio degli americani al giorno rispetto ai suicidi o agli incidenti d'auto, ha riferito il giornale. Coloro che sopravvivono a casi gravi possono sviluppare una COVID lunga e avere sintomi invalidanti per tutta la vita. Secondo un recente studio pubblicato nel Morbidity and Mortality Weekly Report del CDC, circa un sopravvissuto adulto su cinque di età compresa tra i 18 e i 64 anni e un sopravvissuto su quattro di età superiore ai 65 anni ha riportato una qualche versione di COVID lunga.
Diverse sottovarianti di Omicron si stanno aggiungendo all'attuale casistica. BA.2.12.1 rimane la forma dominante del coronavirus negli Stati Uniti, con circa il 64% dei casi a metà giugno, secondo gli ultimi dati del CDC. Il BA.2 rappresenta il 14%, seguito dal BA.5 con il 13,3% e dal BA.4 con l'8,3%. Si prevede che, a partire da quest'estate, BA.4 e BA.5 diventeranno le forme dominanti del virus.
Ora i funzionari della sanità pubblica stanno pensando al futuro. Mentre i fondi del Congresso per la risposta al coronavirus si riducono e molti americani rinunciano ai richiami, la separazione tra i picchi di infezione, i ricoveri e i decessi potrebbe non durare, secondo il Times. Le sottovarianti di Omicron continuano a evolversi e l'immunità da vaccini e infezioni diminuirà quest'estate.
"Man mano che il tempo trascorso da quando le persone sono state vaccinate diventa sempre più lungo, l'efficacia della risposta immunitaria diminuirà", ha dichiarato al giornale Abraar Karan, medico di malattie infettive presso l'Università di Stanford.
"Potremmo essere colti di sorpresa nel corso dell'anno", ha detto.
