L'esame del sangue mira a misurare l'immunità al COVID
Di Damian McNamara, MA
15 giugno 2022 -- Un piccolo campione di sangue e 24 ore di tempo potrebbero essere sufficienti per scoprire quanto è forte il sistema immunitario contro una prima o ripetuta infezione da coronavirus.
Gli scienziati hanno creato un test che misura indirettamente la risposta delle cellule T - un'importante componente a lungo termine dell'immunità che può durare anche dopo la caduta dei livelli di anticorpi - alla sfida del virus nel sangue intero.
Il test imita quello che può essere fatto in un laboratorio formale, ma evita alcuni passaggi complicati e la formazione specializzata del personale di laboratorio. Secondo i ricercatori, questo test è più veloce, può essere esteso a un numero maggiore di persone e può essere adattato per rilevare le mutazioni virali che emergeranno in futuro.
Lo studio che spiega come funziona è stato pubblicato online il 13 giugno su Nature Biotechnology.
Il test, chiamato dqTACT, potrebbe aiutare a predire la probabilità di infezioni "dirompenti" in persone completamente vaccinate e potrebbe aiutare a determinare la frequenza con cui le persone immunocompromesse potrebbero aver bisogno di essere rivaccinate, notano gli autori.
L'infezione da coronavirus e da altri virus può scatenare una duplice reazione del sistema immunitario: una rapida risposta anticorpale seguita da un'immunità cellulare più duratura, comprese le cellule T, che "ricordano" il virus. L'immunità cellulare può innescare una risposta rapida se lo stesso virus si ripresenta.
Il nuovo test aggiunge peptidi virali sintetici - stringhe di aminoacidi che compongono le proteine - dal coronavirus a un campione di sangue. Se non si verifica alcuna reazione delle cellule T entro 24 ore, il test è negativo. Se i peptidi innescano le cellule T, il test può misurare la forza della risposta immunitaria.
I ricercatori hanno convalidato il nuovo test rispetto ai tradizionali test di laboratorio su 91 persone, di cui circa la metà non ha mai avuto il COVID-19 e un'altra metà è stata infettata ed è guarita. I risultati corrispondono bene.
Hanno anche scoperto che il test prediceva la forza immunitaria fino a 8 mesi dopo una seconda dose di vaccino COVID-19. Inoltre, la risposta delle cellule T era maggiore tra le persone che avevano ricevuto due dosi di vaccino rispetto a quelle che avevano ricevuto una sola immunizzazione.
Gli studi sono in corso e sono stati progettati per soddisfare i requisiti di autorizzazione nell'ambito di una futura licenza da parte della FDA.