La terapia bioelettrica è un'opzione terapeutica sicura e priva di farmaci per le persone che soffrono di dolore. Viene utilizzata per trattare alcune condizioni di dolore cronico e acuto. Allevia il dolore bloccando i messaggi di dolore al cervello. Quando ci si ferisce, i recettori del dolore inviano un messaggio al sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale). Il messaggio viene registrato come dolore da alcune cellule del corpo. Utilizzando correnti bioelettriche, la terapia bioelettrica allevia il dolore interrompendo i segnali dolorosi prima che raggiungano il cervello. La terapia bioelettrica induce inoltre l'organismo a produrre endorfine che contribuiscono ad alleviare il dolore.
Quali condizioni vengono trattate con la terapia bioelettrica?
La terapia bioelettrica può essere utilizzata per trattare condizioni di dolore cronico e acuto, tra cui:
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Sindrome dolorosa regionale complessa, nota anche come distrofia simpatica riflessa o RSD
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Dolore alla schiena
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Dolore muscolare
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Mal di testa ed emicrania
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Disturbi del flusso sanguigno negli arti superiori e inferiori
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Artrite
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Sindrome dell'articolazione temporo-mandibolare (TMJ) (che colpisce la mascella)
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Disturbi del sistema nervoso, come la neuropatia diabetica
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Dolore e ulcere della pelle causati da cattiva circolazione o sclerodermia (una condizione cronica che può causare l'ispessimento o l'indurimento della pelle)
La terapia bioelettrica non è adatta a tutti. Non è consigliata alle persone che:
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Hanno un pacemaker
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Sono incinta
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Hanno trombosi (coaguli di sangue nelle braccia o nelle gambe)
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Infezione batterica
Quanto è efficace la terapia bioelettrica?
La terapia bioelettrica è efficace nel fornire un controllo temporaneo del dolore, ma dovrebbe essere solo una parte di un programma di gestione totale del dolore. Se utilizzata insieme ai farmaci antidolorifici convenzionali, la terapia bioelettrica può ridurre la dose di alcuni farmaci antidolorifici fino al 50%.
Cosa succede durante la terapia bioelettrica?
Durante la terapia bioelettrica, alcuni piccoli dischi adesivi piatti di gomma (chiamati elettrodi) vengono applicati sulla pelle nelle aree prescritte per il trattamento. A volte possono essere applicate sulla pelle delle ventose di gomma (chiamate dispositivi vaso pneumatici). Gli elettrodi sono collegati a un computer che programma il dosaggio preciso del trattamento richiesto. Agli elettrodi vengono quindi applicate correnti elettriche alternate ad alta frequenza. Le correnti attraversano la pelle in modo rapido e poco fastidioso. Durante il trattamento viene misurata la risposta del paziente alla stimolazione elettrica.
Quando viene applicata l'elettricità, è comune una leggera sensazione di vibrazione e formicolio. Questa sensazione non dovrebbe essere fastidiosa; si dovrebbe avvertire un rilassamento e un sollievo dal dolore. Durante l'applicazione delle correnti, il paziente fornirà un feedback verbale al medico. Se la sensazione diventa troppo forte, si prega di informare subito il medico in modo da poter modificare il trattamento. Dovete sentirvi a vostro agio e godervi il trattamento, che dura circa 20 minuti.
Quali sono gli effetti collaterali della terapia bioelettrica?
In rari casi, durante la terapia bioelettrica possono verificarsi irritazioni e arrossamenti della pelle sotto gli elettrodi.
Con quale frequenza devo sottopormi alla terapia bioelettrica?
Il numero di sedute di terapia bioelettrica necessarie dipende dalle condizioni di ogni persona e dalla sua risposta al trattamento. Una sola seduta di terapia bioelettrica di solito non porta al sollievo dal dolore. Di solito la terapia inizia con circa cinque sedute in una settimana, seguite da tre trattamenti a settimana. Un normale ciclo di trattamento comprende da 16 a 20 trattamenti.
Come ci si prepara alla terapia bioelettrica?
Se state assumendo insulina o farmaci anticoagulanti, il medico potrebbe darvi istruzioni specifiche da seguire prima di sottoporvi alla terapia bioelettrica.
È possibile che vi venga chiesto di digiunare prima della procedura e che dobbiate prendere accordi affinché qualcuno vi accompagni a casa dopo il trattamento.
