Sapevo di dover dare maggiore priorità alla mia salute per poter continuare a fare le cose che amavo il più a lungo possibile.
Ero una persona determinata, orientata agli obiettivi e con un dettagliato piano quinquennale quando la SM è entrata improvvisamente nella mia vita. Ero abituata ad avere un'agenda di lavoro fitta di impegni durante la settimana e molti programmi con amici e familiari durante il fine settimana. Questi aspetti della mia vita fanno di me ciò che sono, e all'inizio ho cercato ostinatamente di evitare che la SM cambiasse il mio modo di vivere la vita.
Ma l'imprevedibilità della vita con la SM lo rendeva impossibile. Un giorno potrei essere in grado di camminare per chilometri, ma il giorno dopo potrebbe essere difficile anche solo attraversare la stanza. Mi ritrovavo a fissare il mio calendario pieno di progetti e impegni e mi chiedevo a cosa stessi pensando: ero stanca prima ancora di iniziare! Sapevo di dover dare maggiore priorità alla mia salute per poter continuare a fare le cose che amavo il più a lungo possibile.
Così ho iniziato a prendermi il tempo per fermarmi e ascoltare il mio corpo e, una volta fatto, la mia qualità di vita è migliorata enormemente. Invece di spingere il mio corpo nei giorni in cui avevo spasmi muscolari dolorosi, mi sono data il permesso di riposare e riprovare domani. Mi è sempre piaciuto fare attività fisica, ma poiché il surriscaldamento mi fa formicolare e intorpidire le gambe, è difficile fare le cose che prima mi venivano facili. Spesso mi sentivo frustrata, finché non ho capito che il mio atteggiamento ostacolava i miei progressi e che dovevo essere più gentile con me stessa.
Sì, ho la SM, ma nel complesso il mio corpo è incredibilmente capace. Quando mi è stata diagnosticata, il neurologo mi ha mostrato i danni che la SM aveva provocato al mio midollo spinale e mi ha detto che avevo un'alta probabilità di essere significativamente disabile entro 10 anni. Si concentrò su tutte le cose che non sarei più stata in grado di fare, ma a me interessava solo trovare il modo di prosperare nonostante le sfide fisiche che dovevo affrontare. Da allora, ho avuto molte battute d'arresto e molti trionfi. Ho dovuto capire come fare esercizio con l'aiuto di bastoni e di un tutore per la caduta dei piedi, ma ho anche avuto giorni in cui posso fare escursioni o andare in bicicletta con relativa facilità. Nel complesso, sono grata per tutto ciò che posso fare e ho imparato che sono in grado di affrontare qualsiasi cosa la SM mi proponga. Se devo fare qualche aggiustamento lungo il percorso, ben venga!
Ho anche imparato a dare priorità al riposo. È estremamente importante per me dormire una notte intera e fermarmi a riposare durante il giorno. Ora mi attengo scrupolosamente al mio programma di sonno, indipendentemente dagli impegni della vita, cosa che non è stata facile. Mi sono anche ritagliata un tempo quotidiano per non fare nulla e lo tratto come un qualsiasi altro appuntamento sul mio calendario. So che dipende da me trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata.
In passato, il riposo era la prima cosa che sacrificavo, ma ora so quanto sia importante ricaricarsi e trovare piacere nelle piccole cose. Leggere un buon libro, suonare il pianoforte o fare una passeggiata in una bella giornata ringiovanisce il mio corpo e la mia anima e, a lungo andare, mi rende più produttiva al lavoro e a casa. Devo a me stesso essere altrettanto diligente nel curare il mio benessere generale quanto lo sono nei confronti dei miei farmaci e delle cure neurologiche. I farmaci tengono sotto controllo la mia SM, ma il benessere mi permette di vivere al meglio.
Ho imparato che dare priorità alla mia salute non significa lasciare che la sclerosi multipla prenda il sopravvento sulla mia vita, e anzi mi aiuta a essere più produttiva nel lungo periodo. Ho anche scoperto che quando mi prendo cura di me stessa, sono più capace di prendermi cura dei miei cari. La mia salute e il mio benessere generale devono essere la mia priorità assoluta, perché ho ambizioni, obiettivi e passioni che intendo perseguire per molti anni a venire.
