La lotta di Regina King contro l'HIV/AIDS

La missione di Regina King è quella di educare gli afroamericani, e in particolare le giovani ragazze, al sesso sicuro.

Il giorno di novembre del 1991, quando il grande giocatore di pallacanestro Earvin "Magic" Johnson annunciò di essere sieropositivo, fu una prova di realtà sconvolgente. All'improvviso, la malattia che molti ritenevano colpire solo gli uomini gay e i consumatori di droghe per via endovenosa aveva colpito una grande celebrità.

Ma la notizia colpì Regina King in modo particolare. All'epoca ventenne, che già si guadagnava da vivere come attore a Los Angeles, la King aveva appena rotto con il suo primo amore e il suo primo partner sessuale, un uomo che sapeva l'aveva tradita con almeno una delle donne con cui Johnson era stato.

"Ero terrorizzata", racconta King, nota soprattutto per i suoi ruoli nei film Ray e Boyz n the Hood e attualmente protagonista della serie televisiva Southland della TNT. "Mi ci sono voluti due anni per trovare il coraggio di fare il test".

Fortunatamente la King non ha contratto la malattia, ma l'esperienza le ha insegnato l'importanza di un comportamento sessuale intelligente e di conoscere lo stato dell'HIV. Nel 2007 è stata contattata dal Black AIDS Institute (blackaids.org), un think tank con sede a Los Angeles che si occupa di fermare la diffusione dell'HIV/AIDS nella comunità nera. Il BAI chiedeva alle celebrità di sottoporsi a un test HIV pubblico per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di sottoporsi al test e la King ha colto al volo l'occasione. "Al giorno d'oggi, avere l'HIV non è necessariamente una condanna a morte", dice King, "ma non scoprirlo potrebbe esserlo".

L'HIV nella comunità nera

Sebbene l'HIV/AIDS non faccia discriminazioni, le statistiche mostrano che i tassi di infezione nella comunità nera sono allarmantemente alti. Secondo il CDC, il tasso di infezione da HIV per gli uomini neri è sei volte superiore a quello degli uomini bianchi e 15 volte superiore a quello delle donne nere. L'ultimo rapporto del CDC ha anche rilevato che, sebbene la comunità nera rappresenti solo il 12% della popolazione, il 46% degli americani che vivono con l'HIV sono neri. In totale, circa 1 milione di americani ha l'HIV, anche se il 21% non sa di essere infetto. "I numeri sono davvero allarmanti", dice King. "E credo che molto sia dovuto alla mancanza di informazioni".

Nello stesso periodo in cui ha effettuato il test pubblico dell'HIV, la King ha iniziato a lavorare come allenatrice volontaria di cheerleader e si è resa conto che il tutoraggio di giovani ragazze nere e latine era l'ambito in cui le sue capacità e la sua passione potevano fare la differenza. A metà del 2008 è diventata portavoce ufficiale del Black AIDS Institute.

"Ci sono così tante ragazze che si comportano come noi 20 anni fa, quando ancora non conoscevamo l'HIV", dice King. "Se riesco a essere onesta e ad aiutarle a capire che non è solo con chi vanno a letto, ma anche con chi è andato a letto il loro partner, allora forse posso contribuire a proteggere molte persone".

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