Storia dell'incontro diretto di Valerie con la COVID-19
Storia sociale di Valerie Joy Wilson sul COVID-19
Trascrizione video
VALERIE JOY WILSON: Ho appena fatto il test per il coronavirus. E sto impazzendo, perché il medico mi sta mandando al pronto soccorso perché la conta dei globuli bianchi è così bassa. Viaggio quasi a tempo pieno. Viaggio per circa l'80% dell'anno come giornalista e blogger di viaggi. E vado in tutto il mondo. Quindi sono raramente a casa, tranne in questo momento. Il mio primo sintomo è stato che ho iniziato ad avere una strana sensazione. Era come un'onda che attraversava il mio corpo e mi sembrava di essere in cortocircuito. Poi ho iniziato a perdere completamente il senso del gusto e dell'olfatto. Non riuscivo a sentire i sapori. Non sentivo più gli odori. E ho iniziato a sviluppare una piccola febbre. Ho avuto solo 99 gradi per circa un'ora. Poi ho iniziato ad avere i sintomi caratteristici, cioè la tosse secca e il mal di testa per tutto il giorno. Ma la tosse continuava a diventare sempre più forte, e continuavo a tossire per tutto il giorno. Una delle cose più terrificanti è stata quando il medico mi ha fatto il test per la COVID-19. Il test è stato fatto di venerdì mattina. E alle 18 del lunedì successivo, ho ricevuto un messaggio vocale dal mio medico che diceva: "Valerie, è molto importante. Devi richiamarmi immediatamente. E l'ho richiamato. E io... prima ancora che dicesse qualcosa, ho detto che ce l'ho, vero? Lui mi ha risposto: "Sì, ce l'hai". E sono scoppiata a piangere. È stato davvero difficile, perché continuavo a fargli domande e lui non aveva risposte, perché è un virus nuovo. Quindi, dall'inizio alla fine, dall'inizio dei miei sintomi all'essere libera dai sintomi e rilasciata dal dipartimento sanitario, sono passati 16 giorni. Sto condividendo la mia storia perché penso che sia importante per coloro che stanno lottando con la paura della COVID-19, o che hanno effettivamente un test positivo per la COVID-19, penso che sia importante per loro vedere che qualcun altro è guarito. Ma è anche importante che i millennial capiscano che ci si può ammalare di questo virus. Ed è pericoloso. Non vedo l'ora di essere abbracciata. Voglio piangere. Non ho avuto interazioni umane, a parte il medico che mi ha fatto il tampone alla gola, per un bel po' di tempo.
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