Le persone affette da tumore alla prostata non sono le uniche ad esserne colpite. La malattia ha anche un impatto significativo su coloro che sono più vicini a loro, il più delle volte i coniugi. Più della metà dei coniugi ha dichiarato ai ricercatori in un recente sondaggio di avere un ruolo attivo nell'esperienza dei loro mariti. Ciò include il sostegno al morale del marito, l'assicurarsi che le terapie siano seguite nel modo giusto e l'aiutare a prendere decisioni sul trattamento.
Anche i coniugi vivono molte delle stesse emozioni che i loro mariti devono affrontare. Più della metà dei coniugi ha dichiarato di sentirsi impotente, ansioso, depresso o di aver perso l'intimità. Ma ci sono anche buone notizie. Molti coniugi hanno dichiarato che la malattia li ha avvicinati ai loro mariti.
Se il vostro coniuge o un altro membro stretto della vostra famiglia ha un tumore alla prostata, le seguenti strategie di coping possono essere utili.
Sostenere emotivamente la persona amata
Siate pronti ad affrontare i cambiamenti di comportamento e di umore del vostro caro. I farmaci, il disagio e lo stress possono causare depressione o rabbia. Incoraggiateli a essere attivi e indipendenti il più possibile per aiutarli a ritrovare un senso di autosufficienza e fiducia.
Prendersi cura della propria salute mentale
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Non esitate a chiedere aiuto ad altri familiari e amici. Apprezzeranno l'opportunità di aiutare.
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Fate regolarmente esercizio fisico. Il corpo può combattere meglio lo stress quando è in forma. Mangiate pasti ben equilibrati.
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Cercate di mantenere un atteggiamento positivo.
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Accettare che ci sono eventi che non si possono controllare.
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Siate assertivi piuttosto che aggressivi. Affermate i vostri sentimenti, le vostre opinioni o le vostre convinzioni invece di diventare arrabbiati, combattivi o passivi.
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Riposare e dormire. Prendetevi del tempo per voi stessi. Il corpo ha bisogno di tempo per riprendersi dagli eventi stressanti. Non affidatevi all'alcol o alle droghe per ridurre lo stress.
Pianificare la vita con il cancro alla prostata
Quando si affronta un tumore alla prostata, è necessario pianificare il futuro. Questo vale spesso per le questioni finanziarie, mediche e legali. Considerate ora queste strategie:
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Se lavorate e avete un'assicurazione sanitaria tramite il vostro datore di lavoro, prendete in considerazione la possibilità di trasferire il vostro coniuge nel vostro piano sanitario.
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Discutete di una direttiva sanitaria anticipata. Questo documento consente a un'altra persona di prendere decisioni mediche per il paziente se non è più in grado di farlo.
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Suggerite alla persona amata di affidare la procura finanziaria a un familiare. Ciò consente a un'altra persona di prendere decisioni finanziarie per il paziente in merito a bollette e simili, qualora perdesse la capacità di farlo.
Mantenere aperta la comunicazione sul cancro alla prostata
Fate sapere alla persona amata che siete al suo fianco mentre lotta contro il cancro alla prostata. Senza essere invadenti, date loro la possibilità di condividere le loro paure e preoccupazioni riguardo alla malattia.
Partecipare al processo del cancro alla prostata
Mostrate interesse per ciò che il vostro caro sta affrontando con il cancro alla prostata. Offritevi di accompagnarlo alle visite mediche. Questo è il modo migliore per informarsi sulla sua salute, sulle decisioni terapeutiche e su altre questioni importanti legate alla malattia.
Sentitevi liberi di fare domande al medico e agli altri membri dell'équipe medica, se il paziente è d'accordo. Siate sensibili nel porre domande alle quali il paziente potrebbe non voler rispondere.
Cercare sostegno per la lotta contro il cancro alla prostata
Molti ospedali offrono gruppi di sostegno per i pazienti affetti da cancro alla prostata e i loro familiari. Condividere le emozioni con ascoltatori comprensivi può dare sollievo. Inoltre, l'ascolto delle esperienze altrui può fornire nuovi spunti e strategie per affrontare la malattia. Potreste anche chiedere consiglio e sostegno agli assistenti sociali. Questi professionisti hanno una formazione specifica per assistere le famiglie di pazienti con malattie terminali.
